L'articolo 29 dello statuto del Cammino Neocatecumenale è dedicato alla Formazione dei catechisti e richiama quanto richiesto dal Direttorio Generale per la catechesi.
Il Direttorio generale per la catechesi è stato pubblicato nel 1997 dalla Congregazione per il Clero, dall'allora Prefetto DARÍO CASTRILLÓN HOYOS e Segretario della Congregazione CRESCENZIO SEPE.
Nel Direttorio sono numerosi i passaggi che possono aiutare a comprendere la necessità dell'evangelizzazione e della predicazione: La catechesi è quella forma particolare del ministero della Parola che fa maturare la conversione iniziale, fino a farne una viva, esplicita e operativa confessione di fede: « La catechesi ha la sua origine nella confessione di fede e porta alla confessione di fede» (n. 82).
La necessità del Catecumenato per tappe è stata disposta dal Concilio Vaticano II, il Direttorio ne riprende i fondamenti per il catecumenato e conferma che La catechesi post-battesimale, senza dover riprodurre mimeticamente la configurazione al Catecumenato battesimale, e riconoscendo ai catechizzandi la loro realtà di battezzati, farà bene ad ispirarsi a questa « scuola preparatoria alla vita cristiana », (295) lasciandosi fecondare dai suoi principali elementi caratterizzanti (n. 91).
Il Direttorio generale per la catechesi in PDF è disponibile qui, oppure può essere acquistato nel link seguente.
Il Direttorio generale per la catechesi è stato pubblicato nel 1997 dalla Congregazione per il Clero, dall'allora Prefetto DARÍO CASTRILLÓN HOYOS e Segretario della Congregazione CRESCENZIO SEPE.
Nel Direttorio sono numerosi i passaggi che possono aiutare a comprendere la necessità dell'evangelizzazione e della predicazione: La catechesi è quella forma particolare del ministero della Parola che fa maturare la conversione iniziale, fino a farne una viva, esplicita e operativa confessione di fede: « La catechesi ha la sua origine nella confessione di fede e porta alla confessione di fede» (n. 82).
La necessità del Catecumenato per tappe è stata disposta dal Concilio Vaticano II, il Direttorio ne riprende i fondamenti per il catecumenato e conferma che La catechesi post-battesimale, senza dover riprodurre mimeticamente la configurazione al Catecumenato battesimale, e riconoscendo ai catechizzandi la loro realtà di battezzati, farà bene ad ispirarsi a questa « scuola preparatoria alla vita cristiana », (295) lasciandosi fecondare dai suoi principali elementi caratterizzanti (n. 91).
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